Tutti dicono I love you
“Tutti dicono I love you”. L’esperienza in FuoriAula Network e al giornale universitario.
È il 2002. I primi passi sono tra i corridoi dell’Università di Verona, quando finiscono le lezioni.
Mentre i miei compagni di corso vanno al bar o in biblioteca io corro nella piccola stanzetta di messa in onda di FuoriAula Network, piattaforma radiofonica web dell’Ateneo.
In quella stanza al piano interrato nella facoltà di economia, con finestre alte, piccole e sempre chiuse, un gruppo di studenti, tra cui la sottoscritta, inizia a ideare, progettare, creare: format radiofonici, scalette, palinsesti.
Nascono le prime sperimentazioni di progettazione e gestione di format, il primo palinsesto di FuoriAula.
Il mio, condotto assieme a Lucia Pomari (la mia “socia” e ovviamente carissima amica) si chiamava “Tutti dicono I love you”: una specie di Sex and The City formato universitario.
Parallelamente inizio a scrivere i miei primi pezzi in assoluto, prima ancora che sui quotidiani, nel modo più classico: a pubblicarli è il mensile Vademecum, giornalino universitario per il quale ho ideato anche delle rubriche tematiche.