La primavera dentro
In questi giorni stanno succedendo tante cose. Ne hanno parlato i giornali, i quotidiani, i blog, le tv. Ma la cosa più grande di tutte e che più di tutte conserverò gelosamente nella memoria, è questo profumo di primavera che in un istante ha riempito casa. Arriva dai tulipani, delle rose e dai ranuncoli. Che hanno tutti il colore del sole e del tramonto, come quei tramonti che guardavo quando ero a Rodi, o quelli ancora che a me e alla nonna piaceva osservare dalla terrazza, a casa, le sere d’inizio estate, quando ci perdevamo tra le danze delle rondini.
Sono letteralmente travolta dall’affetto di tante persone che mi hanno cercata dopo la presentazione di ieri, 13 febbraio, a Verona: chi con un messaggio, chi con una telefonata, chi con un post. La sensazione che si prova è come un’alta marea. Non la contieni.
Conserverò anche quei bigliettini, quelle parole scritte di loro pugno. Le terrò come faccio sempre in una scatola speciale, una scatola dove conservo tutti i biglietti d’auguri, quelli di ogni compleanno, di Natale, delle occasioni speciali. Certe cose non vanno dimenticate. Così ogni volta che lo vorrò riuscirò a sentire il profumo della primavera.
È questo quello che conta davvero, alla fine di tutto. I piccoli grandi gesti che riempiono la vita.
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